Valextra incontra Design Lab unPIZZO

Il Design Lab fondato da Agnese Selva e Bettina Colombo ci racconta del suo particolare processo artigianale.

La nostra nuova collaborazione con il Design Lab unPIZZO di Cantù unisce la passione per l'arte tradizionale dell’intreccio e per il recupero delle tradizioni tessili con la ricerca di Valextra mirata a preservare e innovare. Qui le fondatrici Agnese Selva e Bettina Colombo ci raccontano come si siano avvicinate per la prima volta all'antica arte della loro città natale, le loro ispirazioni per creare oggetti inediti e sorprendenti e in che modo è nata la nostra borsa Sportami Via.

 

Valextra: Quando avete scoperto l’arte del Pizzo di Cantù per la prima volta?

 

UP: Il pizzo di Cantù è un’arte tradizionale della nostra città. In ogni casa si possono trovare centrini e merletti che ancora oggi vengono lavorati al tombolo. Siamo cresciute a contatto con quest’arte, in casa e a scuola.

 

V: Cos’è rimasto oggi di questo antico mestiere?

 

UP: Il fascino di questo antico lavoro è ancora molto attuale, è un'arte femminile e paziente, una tradizione conservata e tramandata dalla passione di alcune maestre merlettaie.


V: Perché secondo voi è così importante tramandare un’arte antica artigianale come questa?

 

UP: È fondamentale mantenere in vita tutte le tecniche e tutto il savoir-faire del Made in Italy. La bellezza della manifattura risulta ancora più preziosa se porta con sé una tradizione antica e se sa raccontare una storia che vuole ancora continuare nel presente.

 

V: Cosa avete imparato nell'apprendere questa particolare arte della tessitura dagli artigiani di Cantù?


UP: È un processo che non solo permette di creare tessuti con qualsiasi tipo di disegno e modello, ma richiede anche un'attenta pianificazione e una continua ricerca su come i punti possano essere abbinati e lavorati. È un'arte che racchiude matematica, abilità manuale e intuizione. Abbiamo imparato la pazienza del lavoro e la grande soddisfazione di vedere un prodotto ideato, progettato e poi realizzato con le nostre mani.


 

V: Vi hanno dato qualche consiglio specifico o segreto?

 

UP: Le merlettaie custodiscono molto gelosamente i loro segreti ma forse, anche senza rendersene conto, ci hanno rivelato che il consiglio migliore è quello di affrontare il lavoro con calma e senza fretta. Quando si sbaglia, si disfa e si ricomincia da capo.

 

V: Parliamo degli strumenti necessari alla lavorazione, potete raccontarci qualcosa?

 

UP: Realizziamo il merletto con la tecnica tradizionale, ma utilizziamo cordoncini al posto dei fili per dare maggiore resistenza e solidità utile per una borsa. L’intreccio viene lavorato sopra a una base di appoggio, il "tombolo", una forma cilindrica imbottita che viene posta su un cavalletto. Per realizzare il lavoro si parte dal disegnare la "cartina" su cui vengono disegnate la traccia e le indicazioni per l’intreccio. Numerosi spilli vengono impiegati per fissare le corde durante la lavorazione. Una volta terminata, cuciamo insieme le corde con un ago da maglieria.

 

V: In che modo questa forma d'arte tradizionale può completare l'artigianato di Valextra e viceversa?

 

UP: Crediamo che il nostro intreccio morbido e dall'aspetto sinuoso si armonizzi bene con le forme lineari e minimali di Valextra.Gli elementi in pelle con finiture eleganti si combinano con la nostra lavorazione, progettata e creata per essere leggera e traforata, con effetto rete.


V: In che modo la borsa creata grazie alla nostra collaborazione cattura lo spirito del nostro marchio, secondo voi?

 

UP: Sosteniamo l'idea di un mondo che possa tornare alle tradizioni guardando al futuro: dalla nostra collaborazione nasce una borsa realizzata con tecniche artigianali di un tempo, ma con materiali nuovi perché pensata per un uso quotidiano, dinamico e fluido.


V: A cosa si ispira il vostro artigianato e il vostro design?

 

UP: Ci lasciamo ispirare soprattutto dalle tecniche di intreccio e tessitura, per esplorare nuovi pattern e idee; ci piace testare materiali diversi e lasciarci guidare da essi. Questo ci porta a trovare soluzioni inaspettate e la sfida consiste nel cercare di integrarle in oggetti di uso comune.

 

V: Completate la frase, L'artigianato attuale è...

 

UP: ...l'artigianato di oggi deve essere il tentativo di riportare un po' di poesia negli oggetti di uso quotidiano che produciamo, altrimenti saremo sommersi dalla standardizzazione industriale.