Valextra incontra Katerina Jebb

l’artista che ha collaborato per il progetto “The Sum Of Its Parts” si racconta, attraverso il suo processo creativo

Il fascino di Milano, a San Valentino diventa ancora più intenso, quando le ombre dei lampioni si riflettono sul Pavé delle strade e una soffice nebbia si posa sulle rotaie degli storici tram della città. Prendersi il tempo di passeggiare tra le vie per scoprire e riscoprire la città, ammirarne l’architettura e i monumenti, seguirne i contorni e le linee. 

Un Tour Speciale di San Valentino fra i luoghi più significativi di Milano, le cui linee architettoniche si fondono con le Linee nere Valextra, la Costa e l’Inchiostro, formando un filo conduttore che si snoda fra le vie della città.


1. Via Manzoni

 

La boutique Valextra, progettata dall’architetto minimalista John Pawson nel 2019, è il luogo in cui poter ammirare i nostri oggetti di puntuale artigianato italiano. Dopo la visita alla boutique Valextra, uscendo guardate poi alla vostra sinistra e alla vostra destra: il Grand Hotel et de Milan, tra i preferiti di Valextra, luogo ideale per vivere la famosa Ora dell’Aperitivo ogni giorno dell’anno, e a pochi passi, il Teatro alla Scala, per serate speciali di musica, arte e cultura.


V: Dove vai e cosa fai quando sei in cerca dell'ispirazione?

 

KJ: Non la cerco. L'ispirazione è un'energia imprevedibile che si manifesta nel momento in cui ci si sente aperti a riceverla.

 

V: Molti degli oggetti sono importanti prodotti d’archivio Valextra. Perché ritieni sia importante assicurarsi che vengano ricordati attraverso le nuove tecniche artistiche?

 

KJ: Fare l’inventario degli strumenti storici usati per decenni per lavorare e creare a mano, è un onore. In quest’epoca contemporanea, il termine "fatto a mano" indica l’approccio umano, che è molto più raro di qualcosa prodotto in serie. Apprezzo che la qualità sia una caratteristica distintiva e che l'antica tradizione dell'artigianato venga riconosciuta con il giusto valore. Ci si rende conto della precisione e della dedizione nella costruzione di queste borse e del fatto che siano progettate per durare nel tempo.

 

V: C'è un oggetto in particolare che ha attirato la tua attenzione?

 

KJ: Sì, una valigetta “alla James Bond” del 1954 che ha un astuccio nascosto all'interno. Trovo sia un oggetto surreale e bellissimo.

 

V: Qual è l'energia che ti attira in un progetto o nell'iniziare una nuova opera d'arte?

 

KJ: L'intuizione.