Valextra incontra Isabel + Helen
Il design-duo londinese ci racconta il processo creativo, le icone del design a cui si ispira e il progetto realizzato con Valextra
Il fascino di Milano, a San Valentino diventa ancora più intenso, quando le ombre dei lampioni si riflettono sul Pavé delle strade e una soffice nebbia si posa sulle rotaie degli storici tram della città. Prendersi il tempo di passeggiare tra le vie per scoprire e riscoprire la città, ammirarne l’architettura e i monumenti, seguirne i contorni e le linee.
Un Tour Speciale di San Valentino fra i luoghi più significativi di Milano, le cui linee architettoniche si fondono con le Linee nere Valextra, la Costa e l’Inchiostro, formando un filo conduttore che si snoda fra le vie della città.
1. Via Manzoni
La boutique Valextra, progettata dall’architetto minimalista John Pawson nel 2019, è il luogo in cui poter ammirare i nostri oggetti di puntuale artigianato italiano. Dopo la visita alla boutique Valextra, uscendo guardate poi alla vostra sinistra e alla vostra destra: il Grand Hotel et de Milan, tra i preferiti di Valextra, luogo ideale per vivere la famosa Ora dell’Aperitivo ogni giorno dell’anno, e a pochi passi, il Teatro alla Scala, per serate speciali di musica, arte e cultura.
V: Come avete ideato questa installazione circolare multi-storia a più piani?
I+H: L'intera scultura rappresenta ogni fase della produzione di una borsa Valextra, caratterizzata da più livelli che mostrano le varie fasi di realizzazione, per arrivare all’oggetto finale posizionato sul livello più alto. Gli strati circolari creano cicli infiniti dei diversi processi, ognuno dei quali si ripete quando viene realizzata la borsa successiva. È una sorta di ciclo di produzione ritmico e visivo.
V: Qual è la scoperta più interessante che avete fatto durante il vostro processo creativo sul progetto Valextra?
I+H: In tutta onestà desideravamo davvero celebrare i bordi neri Costa. Ci ha molto colpito l'attenzione di ogni dettaglio, la precisione della verniciatura a mano e il nero lucido in contrasto con la superficie opaca della pelle. È un po’ come mettere la ciliegina sulla torta. Nell’installazione abbiamo voluto dare risalto proprio a questo processo, dedicandogli un intero piano, semplice e immediato, che ruota come se i pennelli stessero dipingendo la linea, mentre lo si guarda.
V: Che effetto fa vedere la vostra collaborazione con Valextra esposta al Salone del Mobile?
I+H: Siamo molto felici di far parte del Salone quest’anno, assieme a così tanti grandi del design. Per noi è un privilegio lavorare con un marchio milanese come Valextra e per i suoi autentici oggetti contemporanei, realizzati a mano.
V: Chi sono i vostri designer preferiti?
I+H: : Ray and Charles Eames sono da sempre un grande punto di riferimento per noi, il loro approccio multidisciplinare si espande dall’arte al mondo del design, con risultati diversi tra loro, spaziando dall’architettura all’arredamento, fino ai giocattoli per bambini e ai film. Hanno applicato al quotidiano il loro pensiero creativo audace e pratico, qualunque fosse il risultato. Forma e funzionalità sono sempre ben presenti nei loro progetti, e questo è un aspetto che anche noi teniamo in grande considerazione nel nostro metodo di lavoro.
V: Cosa vorreste che il pubblico cogliesse dalla vostra installazione The Rhythm of Valextra?
I+H: Vorremmo che il pubblico si sentisse come se avesse visto dall’interno una lavorazione Valextra, osservando da una prospettiva speciale tutto il lavoro artigianale che viene svolto su ogni borsa.